Grand Hotel Fasano: 130 anni di storia e successi
D'Annunzio, Klimt, Heyse e molti altri illustri personaggio della cultura europea soggiornarono in quella che era la residenza estiva di Francesco I D'Austria.
Affacciato sulle acque della sponda occidentale del Lago di Garda, il Grand Hotel Fasano di Gardone Riviera è un albergo di lusso dall’antica e prestigiosa storia. Costruito nel 1888 e immerso in un parco secolare che accoglie rare specie botaniche e arboree, l’edificio conserva l’originario stile neoclassico e dal 1989 è Patrimonio Nazionale dal Ministero dei Beni Culturali.
La destinazione d’uso originaria della struttura, alberghiera e non residenziale, testimonia la precoce vocazione turistica della Riviera del Garda che, a fine Ottocento, divenne la meta preferita per le vacanze invernali di numerose famiglie della nobiltà austriaca e tedesca, attratte dalla mitezza del clima e affascinate dalla luminosità di questo angolo del Nord Italia che annuncia le calde atmosfere del Mediterraneo.
Le prime tracce sulle mappe napoleoniche
Le prime tracce del Grand Hotel Fasano risalgono a qualche anno prima della sua ufficiale realizzazione: i primi progetti compaiono su una mappa austriaca del 1852 conservata al catasto storico di Brescia, dove uno schizzo del 1888 traccia la sagoma della struttura. Il ritrovamento di una grossa macina nel parco dell'albergo fa pensare che parte di questo terreno e altri della Riviera fossero coltivati a oliveto: a quell’epoca, gli abitanti locali vivevano principalmente delle risorse della terra e del lago. Tra le altre produzioni intensive anche quella dei limoni e degli agrumi in generale, diffuse fino all’Unità d’Italia, quando le merci cominciarono a circolare senza dazi e questi prodotti iniziarono ad essere importati dal Sud Italia.
1888, la nascita del Grand Hotel Fasano
Il 1888 segnò ufficialmente l'inizio della lunga storia del complesso ricettivo, che fin dagli esordi si propose a una clientela d'élite anche grazie alla presenza di comfort all’avanguardia per l'epoca, come il riscaldamento e l’acqua calda presenti in quasi tutte le camere e i servizi al piano. Non mancavano un ristorante à la carte, un elegante caffè, la sala biliardo, il campo da tennis, uno stabilimento balneare e terrazze con una splendida vista sul parco affacciato sul lago.
Nella Belle Époque, una meta turistica di gran moda
Nel 1903 il Grand Hotel Fasano venne ampliato per soddisfare la crescente richiesta ricettiva, soprattutto nel periodo invernale: la Riviera divenne di gran moda nei paesi d’Oltralpe e gli aristocratici del Nord la raggiungevano numerosi dalle più grandi città d'Europa. Si arrivava in treno fino a Desenzano o a Riva del Garda, poi il viaggio avventuroso proseguiva in vaporetto fino alla “Landungsbrücke” (il pontile), dove gli ospiti scendevano seguiti da uno stuolo di accompagnatori e personale di servizio. Tra i clienti abituali del Grand Hotel Fasano si contavano all’epoca molti personaggi di spicco del mondo dell’arte, della letteratura e dell’aristocrazia. Qualche rara copia della Fremdenliste, una sorta di gazzettino mensile pubblicato all’epoca a Salò che riportava l’elenco di tutte le persone che soggiornavano in Riviera, ci permette di conoscere buona parte di quei prestigiosi nomi. L'elenco, oltretutto incompleto, è lunghissimo.
Ospiti illustri dal primo Novecento ai giorni nostri
Gabriele D'Annunzio soggiornò spesso al Grand Hotel Fasano e si innamorò così tanto della zona che volle costruire il suo celebre Vittoriale degli Italiani a Gardone di Sopra, ad appena 500 metri dal Grand Hotel. Appassionato frequentatore del giardino, del ristorante e del bar, lasciò una lunga dedica di tre pagine nel “libro d'oro” dell’albergo. Una frase con la grafia originale del poeta oggi compare, ingrandita, su una parete nella sala colazioni dell’albergo.
Paul Heyse, premio Nobel per la letteratura nel 1910, è ospite con la famiglia al Grand Hotel Fasano nel novembre del 1899. Lo scrittore tedesco, innamoratosi del Lago di Garda, rimase un cliente affezionato dell’hotel anche dopo aver acquistato una villa a Gardone Riviera (Villa Heyse) nella quale svernò per dieci anni. Qui scrisse il libro Maria von Magdala.
Gustav Klimt visitò l’albergo nel 1913: durante la sua permanenza estiva sul lago di Garda dipinse le celebri opere “Italienische Gartenlandschaft” e “Malcesine am Gardasee”.
Tra gli altri ospiti illustri succedutisi nel tempo all’Hotel Fasano anche la duchessa Katherina di Leeds e il Marchese di Carmarthen (che vi soggiornarono nell’ottobre del 1925), la Principessa e il Principe Albrecht zu Schaumburg-Lippe, che furono ospiti dell’hotel nel marzo 1930.
Dopo Ie guerre, la rinascita
I due conflitti mondiali imposero brusche interruzioni all’attività dell’hotel e lo deturparono con gravi danni strutturali. Nella guerra del 1915-18, il confine dove si combatteva aspramente era solo a pochi chilometri dall’albergo: di proprietà della Famiglia Boem, fu sequestrato come bottino di guerra e successivamente gestito dall'Opera Nazionale Combattenti. Anche durante la seconda guerra mondiale il Grand Hotel Fasano fu requisito dall'ospedale militare Italiano e in seguito sequestrato dal comando tedesco, che lo trasformò in ospedale di guerra. Prima della fine del conflitto viene requisito altre due volte, dalla Quinta Armata Americana e dagli Inglesi. In una lettera di richiesta di risarcimento per i danni riportati a causa della seconda guerra mondiale, il direttore Giuseppe Mayr descrisse le tristi condizioni in cui si trovava l'albergo: «Saccheggiato più volte, con solo pochi mobili malconci rimasti, i pavimenti di legno strappati e usati come combustibile per le stufe». Tuttavia, grazie a grandi sforzi ricostruttivi, il Grand Hotel recuperò in fretta la sua immagine smagliante e nel 1948 riaprì per la stagione estiva.
Lusso naturale
Gli anni che seguirono portarono nuove sfide. Una classe media sempre più benestante iniziò ad animare gli ambienti del Grand Hotel Fasano. Nel 1962 l'albergo venne ampliato per la terza volta. Da allora, costanti ristrutturazioni e un aggiornamento continuo degli elementi che ne determinano l’assoluto comfort permettono al Grand Hotel Fasano di mantenere la sua posizione di struttura ricettiva di eccellenza, apprezzata da una clientela esigente e cosmopolita. Oggi l’albergo, da tre generazioni gestito dalla famiglia Mayr, è una struttura classificata 5 stelle lusso, dotata di ristoranti, bar, beach club e di una grande SPA con piscine interne ed esterne, ispirata alle terme romane, che offre il meglio del wellness. L’attualità del comfort più contemporaneo non ha cancellato, grazie a una manutenzione filologica degli ambienti, il fascino antico del luogo storico e la suggestiva aria d’altri tempi che si respira attraversando le sue sale.