Lo chef Matteo Felter
La tradizione gastronomica del garda bresciano con un tocco di creatività
Matteo Felter (27/04/1973) è executive chef del Grand Hotel Fasano, 5 stelle situato sulle sponde del Lago di Garda, più precisamente a Gardone Riviera (Bs). Dal 2007 gestisce con la sua brigata tutta l’offerta ristorativa della struttura, e in particolare quella del ristorante Il Fagiano, suo spazio d’espressione riservato alla ricerca e all’alta cucina.
La scelta di dedicarsi al mondo della gastronomia è arrivata dopo le superiori e il servizio militare, quando ha deciso di abbandonare la carriera da geometra e si è iscritto all’istituto alberghiero. Nonostante da piccolo sognasse di fare il marinaio, Felter ha seguito la passione per il cibo tanto cara alla sua famiglia, da generazioni impegnata nella gestione di una salumeria e drogheria a Salò (Bs). Ha così intrapreso la professione di cuoco ormai ventenne iniziando a lavorare in molti ristoranti del Lago di Garda e affinando le sue competenze insieme a numerosi chef stellati, tra i quali va segnalato Norbert Niederkofler del St. Hubertus.
Arrivato al Grand Hotel Fasano, Matteo Felter ha immediatamente rinnovato l’offerta ristorativa introducendo il concetto di ricerca delle materie prime e sperimentazione. Grazie alle esperienze fatte nel passato e alla conoscenza delle tecniche usate nell’alta cucina internazionale ha perfezionato il livello qualitativo delle proposte, passando dalla mezza pensione ad un’offerta più variegata che va dal ristorante gourmet al più informale beach club.
Oggi Felter e la sua brigata gestiscono l’offerta ristorativa dei tre ristoranti del Grand Hotel Fasano.
La brigata
Matteo Felter e la sua brigata gestiscono ogni giorno circa 90 coperti, dalla colazione alla cena. Tutto il team, composto da 12 persone, è stato scelto personalmente dallo chef, ed è composto da ragazzi giovani e capaci con cui lo stesso Felter ha condiviso molte delle sue esperienze professionali fin da quando aveva 18 anni. In cucina con Felter, da ormai sette anni, il suo secondo Raffaele Cerrato.